La Poesia



Quante volte il cielo ho guardato
e proprio lassù, appena a destra,
la stella più bella ho cercato
scrutando di notte da quella finestra

Io menestrello vagabondo
quella avrei rubato al mondo:
bambino che trasforma la luce in suono
per aver compagnia e per farne dono

Son passati quegli anni e sono tanti
alcuni un po’ grigi, altri consolanti
finchè vissi l’emozione più grande:
quella stella non era in cielo, ma qui...
ce l’avevo accanto.

Ora la guardo e per lei canto
e non c’è ostacolo che possa fermare
lo sciabordio di note simil’incanto
come marea continua creata dal mare

Se amerete chi Vi sta accanto
nessuna stella cercherete in cielo
un solo gesto basterà, come allungar la mano,
e il Vostro cuore con Voi volerà:
come gabbiano.  

mp3

La Canzone

Quante volte ho guardato
lassù quel cielo stellato
per cercare quella stella
la più bella del Creato



Menestrello vagabondo
quella avrei rubato al mondo:
come un bimbo sognatore
che trasforma luce in suono



per averne compagnia
e per farne solo dono
per sentirne la poesia
come un dolce girotondo



Cantato:

Quante volte ho guardato
lassù quel cielo stellato
per cercare quella stella
la più bella del Creato



Menestrello vagabondo
quella avrei rubato al mondo:
come un bimbo sognatore
che trasforma luce in suono



per averne compagnia
e per farne solo dono
per sentirne la poesia
come un dolce girotondo



Ma son passati ormai quegli anni
vago ricordo di stesi panni
finchè un giorno io non vissi
l'emozione mia più grande:
quella stella era discesa
ce l'avevo qui accanto…



Ora guardo quel suo viso
e per lei canto l'amore
non c'è ostacolo che mi
possa fermare



sciabordio di note lievi
quasi simili a un incanto
come fosse una marea:
melodia che crea il mare



Se amerete chi Vi sta accanto
nessuna stella Voi cercherete
basterà un solo gesto come allungar la mano,
volerà il Vostro cuore con le ali di un gabbiano



Lala lala la…lala lala la….