Menestrelli di Palazzo
"Concerto
per un Menestrello cacciatore"
composta da Lord
Lovefeeling
Mi
disser che dovea aiutare amici del campo
sì che lepri e conigli non avessero scampo
perciò mi armai di liuto, unica arma mia
in mente e nel cuor una terribil diavoleria
Volea sonar qualcosa, storpiando note invero
che selvaggina udisse per tutto il sentiero
sì che talmente affranta dal mio sonar astruso
scappasse verso essi dal mio stonar confuso
Perciò quando arrivai al limite del bosco
e mi apprestai a iniziar con fare tutto losco
del liuto comiciai a pizzicar le corde
cercando delle mie note sonar le più balorde
Ma accadde un fatto strano, stonar non mi riusciva
e con mia gran sorpresa, del Canto ormai in riva
mi avvidi che sui rami di quercia maestosa
uccelli si fermavan e udivan quasi in posa
le note melodiose, dolcissime davvero
che come sottofondo sonavo messaggero
di pace ed armonia, come se incantar volessi
il cor degli abitanti il bosco e palpitar facessi.
Sorpreso e stupefatto, guardai allor intorno
da destra all’improvviso rispose un usignolo
da manca un altro suono sì simil ad un corno
e di una gazza ladra udii iniziar l’assolo…
Ma qual diavoleria mi stava succedendo?
dell’aiutar gli amici non stavo ormai riuscendo
quand’ecco che improvviso sentii di una cornacchia
il suo cra-cra distinto, chè a tempo or essa gracchia!
E di un altro strano uccello, mai visto prima d’ora
udii lo zufolar e un altro suono ancora.
Il mio sonar sembrava leggero ed armonioso
e il loro accompagnar sì strano e favoloso
a completare l’opera fu un timido scoiattolo
che prese a squittir dai rami di un nocciolo
due coniglietti in coppia, a me parati innanzi
battevano i piedini per iniziar la danza
Folletti, fate e gnomi si miser tutt’intorno
ad ascoltar la musica mi fecer da contorno
e mentre il sol calava spegnendo piano i raggi
io mi chiedea se gli occhi potea aver miraggi
Sorrisi giusto allora, quando nel cor compresi
che il mondo può sognare al tempo sol di un liuto
a una sonata breve, con sentimenti accesi,
dell’infinito puoi raggiunger l’assoluto
E nel seguire l’onda di una semplice melodia
se amor risponderà udir la sentirai: tal quale sinfonia.
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