Menestrelli di Palazzo
"Beltade immensa che
fu"
composta da Lord
Lovefeeling
Beltade
era immensa e non sapevo quanto
pur essendo ingenua iniziava il disincanto
eravate sempre pronta a rider del riso altrui
e sempre pronta a pianger del triste pianto altrui
Passavano i giorni e i mesi, ma non avea importanza
per me eravate Voi e il viverVi non era mai abbastanza
qualche volta Vi sentivo come inutile illusione
qualche volta come grande incredibile passione
A volte Vi ricordo un po’ nascosta, quasi in ombra
mentre altre spiccavate il volo simile a colomba
e mi riempivo il cuore all’udir le Vostre risate
e l’anima era piena di avventure e corse trafelate
Quando Vi siete soffermata per la prima volta
con i Vostri occhi nei miei ad ascoltar raccolta
capii che il fermarVi per me era impossibile
e il Vostro fuggir veloce a me parea incredibile
ma anche se a quel tempo il mio allungar la mano
non sortì effetto alcuno, e inutile l’afferrarVi e vano,
anche se tentai con tutto me di fermare il cielo
e siete fuggita via, lasciando quasi soltanto gelo
Voi in me vivete e mi regalate ancora momenti
che da rivoli di una vita stanca diventan torrenti
di acqua impetuosa e sgorgano, tracimano, tutto coprono
e l’abbandonarsi è dolce, come il dimenticar frastuono
allora chiudo gli occhi e dentro nascono parole
che oggi mi riscaldan più ancor di questo sole
parole che una volta, son certo, non avrei mai detto
ma adesso che siete fuggita via mi riempiono il petto
ed or da menestrello io le dico tutte, foss’anche sol la luna
che ascolti questo liuto, foss’anche che vi sia intorno a me nessuna
mi fanno ritornare a quei periodi belli
quando la fantasia correva a far castelli
e se anche non ricordo se eravate bionda o mora
se anche non cerco più di tornar da Voi ancora
invero c’è qualcosa che io non scordo più
un dolce nome, il Vostro: era….Gioventù
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