Aedo della Corte della Rosa

 

 

"Di un accordo e una mano in Taverna"

composta da Lord Lovefeeling

 

 

Del mio mestiere Voi già sapete
normale dunque che andassi in taverna
volevo soltanto soddisfar la sete
mi son ritrovato in situazion alterna

Appena seduto ecco una farfalla
che segue il mio passo entrare
volteggia un po’ sulla mia spalla
poi fisso par volermi guardare

Certo non sempre capita l’onore
d’esser guardati fissi da una fata:
ché quella farfalla uno splendore
a me pareva fosse appunto fatata

Poi giunse la mia Lady…beh non proprio mia
ha un Suo unico credo, dire “mia” sarebbe pazzia
mi raggiunse col sorriso, ci sedemmo con la fata
si parlava di cavalli, non ricordo: una cucciolata

Lady Elanor era il nome della fata farfallina
che parlava di destrieri come fosse lor regina
Lady Ottava che chiedeva, lei gentile rispondeva
io ascoltavo molto attento chi i cavalli ama e alleva

ed alfin avvenne un fatto, che non so com’è accaduto
c’era un nano brontolone, una Lady ed un bambino
chi pretese informazione, chi pareva chiedesse aiuto
chi voleva un martello nanico, chi chiedeva di ronzino

non capivo quasi nulla finché…il cor mi si fermò
una mano sotto il tavolo che stringeva forte la mia
frastornato certo lo ero, ma lei non voleva andassi via

io la sento ancora adesso quella stretta, quel calore
era dolce quel sentire, ancor penso a quel tepore
ma una cosa devo dire, chè son sempre stato onesto,
alla Lady che d’istinto si sentì di far quel gesto:

Voi Milady lo sapete, era man di menestrello,
lui Vi canta serenate, fuori e dentro il castello;
se la prenderete ancora per poi stringerla vieppiù
Voi rischiate veramente…che lui non Ve la lasci più.